In Incontri, ITALIA

Tra poche ore Padre Sandro Giancola arriverà in Italia per visitare le madrine e i benefattori della Cidade Dom Bosco. Si fermerà un mese, dal 12 ottobre al 16 novembre, e in questo breve lasso di tempo cercherà di incontrare i gruppi di sostegno della Missione. Padre Sandro eredita il lavoro che un tempo fu svolto tanto bene da Padre Osvaldo, e d’ora in poi tornerà ogni anno per rinsaldare il legame che lega Corumbà all’Italia.

Padre Sandro Giancola è italiano, originario di una cittadina del Molise, ha 61 anni e come missionario opera nel Mato Grosso da più di 40 anni in favore di giovani emarginati e popolazioni di indios.

Ecco le parole che ci dedica.


 

Carissime Madrine e Padrini,

Chi vi scrive è Don Sandro Giancola: sono Salesiano, italiano, missionario in Brasile da più di 40 anni, nella regione chiamata Mato Grosso. Durante tutti questi anni, con perseveranza, ho dedicato le mie forze apostoliche ai ragazzi – specialmente i piú poveri –, alle popolazioni di periferia delle cittá (favelas) e alle tribú indigene Xavante e Bororo (indios). Animato dallo spirito missionario che caratterizzava Don Bosco, fondatore della Famiglia Salesiana, anch’io mi sono messo a disposizione del Signore per evangelizzare e promuovere la vita di chi, purtroppo, non ha ricevuto le stesse possibilità di sviluppo dei Paesi dell’Occidente.

Arrivando in Brasile, una delle prime cose che ho conosciuto è stata la “Cidade Dom Bosco” di Corumbà, ancora nei primi anni della sua fondazione, mentre veniva portata avanti dall’entusiasmo contagioso di Padre Ernesto Saksida. Dal 1974 ad oggi, ho sempre seguito con piacere e partecipazione lo sviluppo di quest’opera della quale i salesiani si sentono fieri.

Attualmente mi occupo dell’evangelizzazione degli Indios Bororo e Xavante, ma sono sicuro che Padre Ernesto, dal Cielo, veglia e proteggere le persone che lavorano per servire la gioventù della “Cidade Dom Bosco”.

Fra pochi giorni verrò a visitarvi, e quale è il mio intento? In primo luogo, voglio raccontarvi cosa succede di bello a Corumbà, dopo due anni dalla dipartita di Padre Ernesto; in secondo luogo, per ringraziarvi del sostegno, più che necessario, che ancora ci date generosamente. Vengo però, anche per conoscervi e stare insieme a voi, ringraziando il Signore per tutto quello che la sua Grazia ci offre in abbondanza. Sarà una visita breve, ma vissuta di cuore, perché nella “Cidade Don Bosco” io proprio ci credo…

Chiedo a Dio che Padre Ernesto, lassù, benedica questo mio imminente viaggio e il nostro incontro, vi saluto augurando a tutti serena pace interiore!

Abraços!

Padre Sandro

Laura in visita alle famiglie dei figliocci adottatiPadre Sandro a Tirrenia